Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: degli

Numero di risultati: 126 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Manuale di Microscopia Clinica

512821
Giulio Bizzozero 50 occorrenze

Manuale di Microscopia Clinica

, se da una parte è continuo incentivo per gli ottici a cercar nuove vie per migliorare i loro prodotti, dall’altra impedisce che nella forza degli

Pagina 1

Manuale di Microscopia Clinica

schiumoso per bollicine d’aria, entro cui nuotano in non grande quantità degli elementi morfologici (Tav. 2a fig. 25). Di questi sono costanti: 1.o

Pagina 102

Manuale di Microscopia Clinica

ed in gran copia nelle feci anche degli individui perfettamente sani.

Pagina 116

Manuale di Microscopia Clinica

9. Preparazione ed esame degli oggetti. - Se si tratta di un liquido, non si ha che a prenderne una goccia con una pipetta od un bastoncino di vetro

Pagina 12

Manuale di Microscopia Clinica

In rari casi s’incontrano nelle feci degli ammassi simili a granuli di sago cotto, che possono esser presi per muco, e che invece sono di origine

Pagina 121

Manuale di Microscopia Clinica

caratteri dell’uovo permettono di distinguerlo facilmente da quelli degli altri elminti.

Pagina 123

Manuale di Microscopia Clinica

pezzi di membrana e degli uncini di echinococco.

Pagina 125

Manuale di Microscopia Clinica

; moltiplicatisi, poi, mantengono o contribuiscono a mantenere degli stati diarroici simulanti il tifo. Infatti, l’aumento degli infusori coincide coll

Pagina 135

Manuale di Microscopia Clinica

ha il passaggio all’epitelio degli alveoli. - Il quale è costituito da due distinte forme cellulari. L’una è rappresentata da cellule fortemente

Pagina 138

Manuale di Microscopia Clinica

81. 3.o Cellule epiteliche degli alveoli polmonari.

Pagina 140

Manuale di Microscopia Clinica

dubbio ch’esse derivino dall’epitelio degli alveoli polmonari, e s’ammette la possibilità che siano elementi alterati degli epitelî stratificati

Pagina 141

Manuale di Microscopia Clinica

I sovra esposti risultati sull’origine e sul significato degli epitelî polmonari nello sputo (già pubblicati nella Ia edizione di questo libro

Pagina 144

Manuale di Microscopia Clinica

espettorato con tosse. La diagnosi della sede dell’emorragia può essere data sia dalla natura degli elementi con cui sono commisti i globuli (fibre

Pagina 146

Manuale di Microscopia Clinica

89. 9.o Parassiti. - Riguardo agli animali, merita menzione come possano trovarsi nello sputo degli scolici, dei pezzi di membrana stratificata

Pagina 153

Manuale di Microscopia Clinica

negli epitelî degli alveoli polmonari.

Pagina 157

Manuale di Microscopia Clinica

, e che rappresentano gli stampi degli alveoli e dei bronchi più fini.

Pagina 158

Manuale di Microscopia Clinica

elementi. Già si disse quale significazione abbia il continuare per lungo tempo dell’eliminazione degli epitelî polmonari. Coll’andar del tempo i leucociti

Pagina 159

Manuale di Microscopia Clinica

., e, anche più raramente, qualche forma di cercomonas.Tutti senza importanza diagnostica. - Accidentalmente vi si trovarono anche degli animali

Pagina 162

Manuale di Microscopia Clinica

quelle degli strati superficiali della cornea; non risultano, quindi, che da una iperplasia dell’epitelio corneale, dipendente dall’infiammazione

Pagina 165

Manuale di Microscopia Clinica

96. Il sacco lacrimale non ci dà che i soliti elementi degli essudati infiammatorî. - Oltre a concrezioni di sali inorganici, nel sacco e nei

Pagina 166

Manuale di Microscopia Clinica

In riguardo della struttura del collo uterino si danno delle notevoli differenze individuali, che spiegano il disaccordo degli autori su questo punto

Pagina 176

Manuale di Microscopia Clinica

, mancando i globuli rossi, non restano che i leucociti e gli epitelî, Sempre vi si trovano, in variabile quantità, degli ammassi di granuli di detritus

Pagina 176

Manuale di Microscopia Clinica

Allorchè un ascesso degli organi genitali o delle parti vicine si svuota nell’utero o nella vagina, si avrà una improvvisa modificazione dei liquidi

Pagina 178

Manuale di Microscopia Clinica

Nella vagina, poi, come si trovarono degli oxyuris vermicularis perfettamente sviluppati ed i loro embrioni, così pure si rinvennero le loro uova in

Pagina 181

Manuale di Microscopia Clinica

Nell’orina si riscontrano frequentemente degli elementi accidentali, che possono indurre in gravi errori l’inesperto, quali i granuli d’amido, le

Pagina 185

Manuale di Microscopia Clinica

bolla d’aria, o, in mancanza di questa, di uno degli orli del coproggetti; la immagine di quella o di questo, apparendo all’occhio dell’osservatore, gli

Pagina 185

Manuale di Microscopia Clinica

cellule che possono trovarsi nell’orina, val quanto dire dei leucociti o degli epitelî delle vie orinarie. Una degenerazione frequente, grave, degli

Pagina 193

Manuale di Microscopia Clinica

da quelle delle vie orinarie. Infatti, poste a paragone delle cellule degli ureteri e della vescica, sono più piccole di quelle dello strato

Pagina 193

Manuale di Microscopia Clinica

La presenza nell’orina di un certo numero degli epitelî fin qui descritti combinata colla presenza di leucociti, è indizio di uno stato flogistico

Pagina 197

Manuale di Microscopia Clinica

Dal fin qui detto appare, che la sola presenza di globuli rossi nell’orina non basta alla diagnosi; bisogna tener calcolo degli altri elementi che

Pagina 201

Manuale di Microscopia Clinica

. vol. XII. vide cilindri nell’orina degli itterici senza che vi fosse albumina. - J. FISCHLFISCHL, Prager Vierteljahrschr. CXXXV, p. 27. nei catarri

Pagina 211

Manuale di Microscopia Clinica

alla quantità e qualità dei cilindri, ma sì anche agli elementi con cui questi sono commisti, e specialmente alla quantità dei leucociti, degli epitelî

Pagina 212

Manuale di Microscopia Clinica

In casi eccezionalmente rari vennero trovati nell’orina lo Eustrongylus gigas, migratovi dai reni, e degli Ascaris lumbricoides migrativi dall

Pagina 219

Manuale di Microscopia Clinica

luogo nei reni o nelle vie orinarie. I cristalli urici possono esser appena visibili al microscopio, o costituire degli aggregati del diametro talora di

Pagina 224

Manuale di Microscopia Clinica

riconosce alle stesse reazioni degli altri urati.

Pagina 225

Manuale di Microscopia Clinica

(di cui un’asse spesso è più lungo degli altri due) incolori, brillanti, assai regolari, che vengono di solito Fig. XXXVI. per la forma paragonati a

Pagina 225

Manuale di Microscopia Clinica

’altra ne erano indipendenti. La loro eliminazione coll’orina potè continuare in qualche caso degli anni senza che la salute generale paresse soffrirne.

Pagina 229

Manuale di Microscopia Clinica

scuro, al biancastro, o al rosso scuro a seconda del predominare dell’uno o dell’altro degli elementi che costituiscono il suo ordinariamente abbondante

Pagina 237

Manuale di Microscopia Clinica

sanguigni. Riguardo alla complicazione della prostatite v. § 101. Nelle infiammazioni crupose appaiono degli essudati fibrinosi, riconoscibili ai loro soliti

Pagina 239

Manuale di Microscopia Clinica

La rapidità di sviluppo degli spirilli viene confermata dalle osservazioni di R. ALBRECHTALBRECHT, St. Petersb. med. Wochenschr. 1880, N.o 1.. In un

Pagina 43

Manuale di Microscopia Clinica

spirilli. Da quanto s’è detto più sopra appare che la quantità degli spirilli non indica l’altezza della febbre o la gravezza della malattia;

Pagina 44

Manuale di Microscopia Clinica

di echinococchi interi, od anche semplicemente degli uncini di echinococco (fig. 9 c), o dei pezzi della membrana idatica forniti della caratteristica

Pagina 64

Manuale di Microscopia Clinica

Il modello di microscopio forse più in uso è il N.o VIII di HARTNACK e PRAZMOWSKI che è assai comodo, e che, munito degli oculari 2, 3 e 4 (di cui il

Pagina 7

Manuale di Microscopia Clinica

Il pus, al pari del sangue, è costituito da un liquido contenente spesso mucina (anche se si è formato nel tessuto connettivo), in cui nuotano degli

Pagina 70

Manuale di Microscopia Clinica

seconda della sede e della violenza dell’infiammazione onde ha origine il pus, della natura della superficie suppurante, degli altri processi morbosi cui

Pagina 71

Manuale di Microscopia Clinica

vorrebbe che la sostanza colorante (vivianite degli uni, piocianina degli altri) fosse prodotta da speciali vibrioniLÜCKE, Arch, für Chirurgie Vol. 3.o p

Pagina 78

Manuale di Microscopia Clinica

Un modello più modesto, ma pur buono è il N.o 7 di SEIBERTe KRAFFT È provvisto degli oculari 1 e 3 e degli obbiettivi 2 e 5 a, e dà 4 ingrandimenti

Pagina 8

Manuale di Microscopia Clinica

’osservazione, o come un velo, che rende indistinti i contorni degli oggetti. Si determina la lente che è imbrattata, tenendo l’occhio al microscopio, facendo

Pagina 8

Manuale di Microscopia Clinica

un protoplasma piuttosto opaco, che impedisce spesso di vedere i sepimenti degli articoli e che presenta tratto tratto qualche granulo brillante. Nel

Pagina 87

Manuale di Microscopia Clinica

caratteri fisici dei poli a seconda degli individui e delle regioni del corpo, meglio che appoggiarsi alle descrizioni ed alle misure date dai libri

Pagina 99

Cerca

Modifica ricerca